lunedì 22 aprile 2013

Oggi parliamo di gravidanza!

La gravidanza

 

 

La gravidanza è il trionfo del corpo femminile che s'impone all'anima con gioia e dolore, con speranza e rancore, cambiando per sempre la vita che era.
Il corpo femminile è biologicamente progettato per attirare gli uomini e riprodurrsi (Brizendine 2006). I suoi circuiti cerebrali, nutriti dagli estrogeni, portano ad atteggiamenti di nutrimento, di accudimento e accendono nel cuore, nella pancia il desiderio del bambino.
Questa tendenza biologica si incontra - scontra con la parte psichica e sociale della donne e anche del suo partner, determinata dalla storia personale e dalla società in cui vivono. La dinamica che ne nasce imprime i ritmi e l'andamento della gravidanza, il suo timbro emozionale.
La gravidanza è cambiamento, adattamento, compimento, accoglimento, radicamento. E' la radice di un processo che durerà per tutta la vita. Una nuova vita entra nel corpo di donna, si annida, mette le sue radici profondamente nella sua carne per diventare carne, corpo, essere umano. Mentre si annida, stimola l'accoglienza in sua madre, la creazione di un grembo psichico. Solo se accolto da lei, può divenire.
La madre si apre gradualmente a lui in un processo di introspezione, dove tutti i sensi si affinano, per cogliere le sue più sottili manifestazioni. Mentre il bambino si trasforma in una persona finita, acquisendo sempre maggiori competenze, lei si espande e si trasforma in una persona più ampia, affinando sempre di più la sua intuizione. La metamorfosi di emtrambi permette l'incontro, quella simbiosi che permetterà la separazione, quando il tempo sarà maturato.
Onde tra alti e bassi, apertura e chiusura, accettazione e rifiuto, benessere e malessere segnano il ritmo della gravidanza e preparano alle onde più intense del parto. Sono protette da innumerevoli risorse endogene, poiché la vita vuole il successo, vuole affermarsi. Conoscerle e attivarle, accompagnare mamma e bambino con la loro famiglia in questo processo significa, mantenere e creare la salute.

Depressione post partum, la crisi economica fa la sua parte

La crisi economica aumenta il rischio di depressione post partum. A sottolinearlo è Onda, l'osservatorio nazionale sulla salute della donna, secondo cui le preoccupazioni per il proprio futuro e per quello dei propri figli può scatenare un disturbo che colpisce quasi una donna su quattro. Presentando i risultati di un'indagine condotta tra il 2008 e il 2011 su 367 donne con depressione perinatale – 189 incinte e 178 neomamme – Claudio Mencacci, Direttore del Dipartimento di Neuroscienze dell'ospedale Fatebenefratelli di Milano, ha sottolineato che “salute mentale e investimento sul materno infantile si propongono come punti cardine per una ripresa economica. Infatti, laddove si è investito in questi due settori più rapidamente si è usciti dalla crisi economica”.

Il profilo della donna a rischio corrisponde a una trentaquattrenne con buona istruzione e di stato sociale medio, sposata o convivente, che ha affrontato una gravidanza con complicazioni e a già avuto a che fare con ansia e depressione, che riceve uno scarso supporto da parte del compagno, della famiglia e degli amici e che deve lottare con un altro problema sempre più diffuso: la disoccupazione. Le donne immigrate, soprattutto se sono arrivate in Italia da poco tempo, sono ancora più a rischio a causa dello stress associato al processo di acculturazione, alle difficoltà linguistiche e culturali che interferiscono con l'utilizzo dei servizi sanitari e sociali e alla mancanza del sostegno della propria famiglia. “Il profilo emerso – ha commentato Mencacci – conferma dunque l'importanza della patologia pregressa e del sostegno lavorativo e familiare”.

"La gravidanza rappresenta un periodo di profondi cambiamenti fisici e psicologici, spesso sottovalutati – ha sottolineato Francesca Merzagora, Presidente di Onda -. Un ritardo diagnostico di un disturbo dell'umore può, però, avere importanti ripercussioni sulla donna e sul nascituro". Per questo l'osservatorio ha promosso A Smile for Moms, iniziativa patrocinata dal Ministero della Salute che intende promuovere la ricerca sulla salute mentale, offrire aiuto, servizi e centri di ascolto alle donne e aiutare i medici a riconoscere e trattare il disturbo nel modo migliore possibile. Le mamme hanno a disposizione un sito – www.depressionepostpartum.it – dove possono trovare le informazioni di cui hanno bisogno. Nel frattempo, Onda ha messo in rete i Centri di Riferimento di Milano, Torino, Pisa, Napoli, Catania e Ancona, l'eccellenza nella cura di questa problematica.


PROGETTO FAMIGLIA viene incontro alle esigenze delle mamme, con servizi pre e post partum



























Progetto Famiglia Network, ha attivato un nuovo servizio di assistenza domiciliare post-partum, un idea per sostenere le famiglie in un momento cosi' delicato come la nascita di un figlio.

A fronte di una consolidata esperienza nel settore socio-sanitario abbiamo deciso di studiare un pacchetto ad hoc per tutte le neo mamma che desiderano entrare in relazione con il bambino per comprendere al meglio i bisogni del neonato ponendo cosi' le basi per uno sviluppo psico-fisico sano del proprio figlio.

L'obiettivo generale e' quello di fornire sostegno ed assistenza alla madre e al neonato nelle prime settimane di vita al fine di promuovere la fisiologia dell'adattamento post-natale, l'allattamento al seno, la prevenzione e la diagnosi tempestiva di patologia, organica e relazionale.

Tutto cio' a casa, sfruttando l'ambiente familiare come ulteriore elemento per un miglior adattamento mamma-bambino.

Il servizio e' rivolto a mamme e neonati, dimessi dall'ospedale che desiderano essere guidati nel loro rientro a casa come nuova famiglia.

Il pacchetto post-partum prevede 10 incontri: 5 con l'ostetrica, 3 con la puericultrice e 2 con la psicologa.

Il servizio verra' attivato entro 72 ore dalla dimissione.


Le figure e le prestazioni offerte sono:


OSTETRICA

Valuta le condizioni psico-fisiche della madre e del neonato:
- Controlla la salute della neo mamma;
- Controlla la crescita del bambino;
- Cura il cordone ombelicale del neonato;
- Promuove la relazione mamma-bambino;
- Impartisce istruzioni pratiche per l'allattamento.


PUERICULTRICE

Si occupa del bambino da 0 a 3 anni ed e' la persona preposta a dare le prime cure al neonato nei sui primi giorni di vita:
- Assistenza nei primi cambi pannolino;
- Assistenza per il bagnetto;
- Collabora con l'ostetrica per la promozione e il sostegno dell'allattamento oltre che dell'adattamento mamma-bambino.


PSICOLOGA

- Condividera' con la mamma e la nuova famiglia i momenti successivi al parto e l'inserimento del neonato a casa prevenendo disturbi d'ansia e d'umore.




 




 



Nessun commento:

Posta un commento

Condividi!