sabato 23 agosto 2014

La solitudine danneggia gravemente la salute

Terza età, la
solitudine danneggia
gravemente la salute

L'effetto è talmente importante da aumentare il rischio di morire prematuramente

 Durante la terza età la solitudine danneggia la salute ancora più delle ristrettezze economiche o dell'obesità. A portare l'attenzione sull'argomento è lo psicologo John Cacioppo, che durante il congresso annuale dell'American Asociation for the Advancement of Science ha presentato i risultati delle ricerche condotte con i suoi colleghi all'Università di Chicago, spiegando che il senso di isolamento aumenta del 14% il rischio di morire prematuramente, un impatto circa doppio rispetto a quello dell'obesità e non molto diverso da quello delle difficoltà finanziare, che aumentano tale rischio del 19%.

Cacioppo e colleghi hanno analizzato il fenomeno concentrandosi sull'effetto di relazioni interpersonali soddisfacenti sullo sviluppo della resilienza, ossia della capacità di superare le difficoltà e di uscirne in qualche modo fortificati. Dalle analisi condotte è apparso chiaro il legame tra la solitudine e l'aumento di problemi del sonno, della pressione sanguigna, dei livelli del cortisolo – l'ormone dello stress - al risveglio e dei sintomi della depressione. Non solo, i ricercatori hanno scoperto che la solitudine altera l'espressione dei geni nelle cellule del sistema immunitario e compromette il benessere generale degli anziani.

Il problema è accentuato in presenza di alcuni disturbi tipicamente associati all'invecchiamento, come la perdita della vista o dell'udito. L'effetto, invece, non dipende dal fatto di vivere o meno da soli. Infatti quando gli anziani che vivono soli mantengono relazioni sociali e si godono la compagnia di familiari e amici il senso di solitudine può venire facilmente meno. Per questo è fondamentale continuare a mantenere vive le relazioni interpersonali anche durante la terza età: rimanere in contatto con i propri ex colleghi anche dopo il pensionamento, continuare a partecipare alle tradizioni di famiglia e condividere parte del proprio tempo con familiari ed amici sono buone strategie per evitare quel senso di solitudine che potrebbe rivelarsi fatale.

Sappiamo quanto e' difficile dedicare tempo ai propri famigliari, specie se anziani e bisognosi di aiuto.


Progetto Famiglia Network offre il servizio di Assistenza Domiciliare ad Anziani e a chi necessita di un supporto , 24 ore su 24 e 365 giorni all'anno, garantendo il servizio in brevissimo tempo e con personale altamente qualificato.

L'obiettivo e' quello di evitare alla persona anziana l'allontanamento dalla propria casa e dai propri affetti, avvalendosi di personale preparato per affrontare insieme la quotidianita', aiutando a recuperare il benessere psico-fisico del paziente.

I nostri operatori sono di supporto per qualsiasi bisogno si renda necessario, un emergenza, per poche ore, occasionalmente o per servizi continuativi e per lunghi periodi.

Siamo consapevoli che un assistenza protratta nel tempo puo' essere costosa, pertanto eroghiamo servizi di qualita' a prezzi accessibili.






Disponete gia' di una badante convivente ma desiderate che venga sostituita nei giorni di riposo o aiutata in alcuni momenti del giorno?

Progetto Famiglia Network risponde perfettamente alle vostre esigenze!

Grazie alla flessibilita' dei nostri servizi, possiamo affiancare in alcuni momenti la vostra badante con una nostra operatrice, in modo da aiutarla ad effettuare quelle operazioni che da sola non riuscirebbe ad affrontare, come ad esempio l'igiene personale, l'alzata e la messa a letto.
In caso di assenza invece per riposo settimanale, ferie o malattia, risolviamo tranquillamente il vostro problema.





Per qualsiasi necessita' di tipo infermieristico, Progetto Famiglia Network, eroghera' il servizio direttamente al vostro domicilio per qualsiasi tipo di richiesta, sia esso un ciclo di cure o un emergenza, quali ad esempio:

v Iniezioni
v Flebo
v Clisteri
v Medicazioni
v Esami del sangue
v Misurazione pressione

lunedì 18 agosto 2014

Riscopriamo i giochi "antichi"

I giochi antichi: l'estate è il periodo giusto per riviverli insieme ai bambini

I piccoli nativi digitali sanno tutto su computer e tablet ma non hanno mai giocato a nascondino e mosca cieca


Li vediamo ogni giorno: tablet, console, smartphone in mano a giocare, scaricare, messaggiare e divertirsi. Ma quanto è reale questo divertimento? I bambini possono avere un metro di giudizio quando, confrontando diversi tipi di gioco, riescono a stabilire qual è davvero il più divertente (per loro). Ma se il raggio d’azione del loro divertimento abbraccia solo la tecnologia, come fanno i bambini a sapere se può esistere qualcosa che li divertirebbe di più dandogli anche la possibilità di socializzare?
 
Foto 7
Basta andare un po’ indietro con la memoria e pensare ai pomeriggi di quei bambini che oggi sono genitori; come sarebbero stati senza mosca cieca, il gioco dei quattro cantoni, la palla prigioniera, la campana, della palla a battimuro, ecc.?

Senza questi giochi ci sarebbero state giornate tristi e noiose, bambini senza fantasia e più goffi, meno agili, più statici, senza capacità creative (il gioco del telefono fatto con i bicchieri di plastica ne è un esempio) e senza nozioni di regole, rispetto degli altri, confronto, gioco di squadra. Sono tanti gli studiosi che hanno individuato nel gioco e nelle attività ludiche, dei momenti insostituibili per la crescita sana e armonica del bambino.

All’inizio del 900, Cross, sostenne che il gioco non è altro che una sorta di esercizio utilizzato per sviluppare delle attività motorie e mentali dell’individuo; inoltre giocare consente al bambino di comprendere la realtà interna e quella a lui esterna (mondo dal quale è ancora escluso) e questo gli permette un buon adattamento in quanto acquisisce con costanza nuove competenze.

Approfittando dell’estate, delle belle giornate, dell’assenza di impegni scolastici ed extrascolastici, i bambini possono riavvicinarsi a quei giochi antichi che consentivano di sviluppare socialità, fantasia e creatività.
Eccone alcuni.

Mondo, Quadrato o Campana- Tracciare sulla terra battuta un quadrato diviso in sei parti uguali in cui si lancia un sasso piatto. Lo si deve raggiungere saltando su una gamba sola ed evitando di toccare la riga tracciata.

Al telefono - Si prende un rocchetto di filo e due barattoli da forare. Poi si fa passare il filo in uno dei due fori e lo si annoda a una estremità. Un giocatore si posiziona in un punto con latta e filo legato, l'altro si sposta fin dove giunge la voce e si comincia a parlare.

La Cavallina - Un gioco di squadra: gli appartenenti alla prima si mettono in fila con la schiena piegata, gli altri devono saltarvi sopra finché non sono stanchi. Chi sta sotto, e resiste, vince la mano e cambia ruolo; se il peso è troppo, rimane a schiena piegata a prendere una nuova serie di colpi.

Ferro di cavallo - Si pianta per terra un chiodo robusto e ci si allontana di qualche passo. Poi si lancia un ferro di cavallo cercando di avvicinarsi il più possibile al punto prefissato.

La povera cieca - Ci si mette in cerchio prendendosi per mano; al centro c'è una bambina con gli occhi bendati. Si canta una filastrocca che dice: "La povera cieca caduta nel fosso, morire non posso. Tiratemi su!" A questo punto qualcuno stringe la mano alla "cieca" che deve indovinare di chi si tratta.

Condividi!