(ANSA) - ROMA, 26 OTT - La crisi fa male anche alla salute
dei giovani: in 5 anni e' complessivamente peggiorata, con un
aumento del 10% dei malati cronici.
Sono 12 milioni infatti gli italiani, in maggioranza over 55,
che convivono con due o più malattie croniche ma ora è "allarme
giovani". L'11% tra i 25 e i 40 anni e il 30% tra i 40 e i 55 ,
soffre già di almeno due patologie croniche e autoimmuni. Colpa
soprattutto della crisi economica che compromette la
possibilità di stili di vita adeguati e rende più fragile il
sistema immunitario. In tutto sono due milioni, il 10% in piu'
rispetto a cinque anni fa.
La colpa, spiegano i medici internisti riuniti per il 114°
Congresso Nazionale della Società Italiana di Medicina Interna
(SIMI), a Roma dal 26 al 28 ottobre, è soprattutto della crisi
economica, che non consente agli italiani uno stile di vita
adeguato, fatto di alimentazione sana, movimento, prevenzione
attraverso check-up regolari, e li espone così a una probabilità
due volte e mezzo più alta di sviluppare malattie croniche come
diabete ipertensione, bronchiti che vanno ad aggiungersi a
quelle autoimmuni come le sindromi metaboliche, le patologie
reumatologiche, epatologiche e intestinali sempre più diffuse.
I pazienti con piu' di una una multi-morbilità vanno
affrontati in modo globale per non rischiare l'eccesso di
terapie: oggi 5 milioni di under 55 prendono in media 4-5
farmaci al giorno e il 20% è esposto al rischio di trattamenti
inappropriati per la mancanza di una "guida" che individui la
patologia principale e adotti un piano terapeutico efficace e
adeguato. È questo il compito degli internisti, i medici "della
complessità" che dovrebbero visitare i pazienti con due o più
patologie almeno una volta all'anno. I "Doctor House" italiani
sono oltre 11mila e gestiscono 39mila posti letto, per un
totale di oltre 1,2 milioni di ricoveri l'anno.
"Nei giovani adulti stili di vita inadeguati, fatti di diete
poco equilibrate e sane, di sedentarietà e cattive abitudini
come il fumo o l'alcol, contribuiscono a provocare un sempre
maggior numero di casi di patologie metaboliche,
cardiovascolari, respiratorie che vanno dall'ipertensione al
diabete, alla bronchite cronica - spiega Gino Roberto Corazza,
presidente SIMI - La crisi economica oggi rende più fragile la
popolazione anche nelle fasce più giovani, perché compromette la
possibilità di compiere scelte di salute: per molti è diventato
difficile, oltre che acquistare cibi sani o permettersi un
abbonamento in palestra, perfino prendere l'auto per andare a
correre al parco o fare analisi di routine''.
"Oggi gli under 55 prendono in media 4 o 5 farmaci al giorno e
un paziente su cinque è esposto al rischio di trattamenti
inappropriati per la mancanza di una 'guida' che individui una
patologia principale e adotti un piano terapeutico efficace''
commenta Alessandro Nobili, responsabile del Laboratorio di
valutazione della qualità delle cure dell'Istituto Mario Negri
di Milano. (ANSA).
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